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#16 - India vs Pakistan vs Supply Chain, crisi energetica e procurement nella Difesa

15 mag 2025

Edoardo Arbizzi

🌎 Sguardo Globale

⚔️Il conflitto India–Pakistan minaccia la supply chain globale

Ad aprile 2025, un attacco in Kashmir ha riacceso la tensione tra India e Pakistan, due Paesi strategici per la supply chain globale. India è un hub mondiale per farmaci generici, tessile, agroalimentare, elettronica e servizi digitali. Pakistan è centrale per i tessili in cotone, la produzione di riso e l’industria farmaceutica.

Le ritorsioni reciproche – tra cui chiusura dei confini, restrizioni commerciali e sospensione di trattati – hanno interrotto rotte terrestri e aeree cruciali. Le merci vengono deviate attraverso Paesi terzi, aumentando tempi, costi e rischi. I premi assicurativi per il rischio di guerra sono cresciuti fino all’1% del valore della nave.

Questa instabilità ha avuto effetti immediati: aumenti nei costi di trasporto, ritardi nelle esportazioni farmaceutiche indiane, fluttuazioni nei prezzi di riso e zucchero. Di conseguenza, molte aziende stanno spostando le proprie catene di fornitura verso Paesi più stabili in Sud-est asiatico, Africa e America Latina. Gli investimenti esteri nella regione sono in calo.

Per far fronte alla crisi, le imprese stanno adottando strategie di diversificazione geografica, multi-sourcing, uso di tecnologie per la visibilità in tempo reale e analisi predittiva dei rischi. Paesi come Vietnam, Indonesia, Singapore, Etiopia e Messico stanno emergendo come nuove alternative.

In assenza di stabilità politica duratura, l’Asia Meridionale rischia di perdere competitività nella supply chain globale, mentre le aziende privilegiano sempre più la resilienza operativa rispetto alla pura efficienza dei costi.

🔗 Fonte: https://moderndiplomacy.eu/2025/05/11/why-the-india-pakistan-conflict-could-choke-global-supply-chain/

⛽ Energia in affanno: rallentano greggio, carburanti e carbone

Nel 2025, il commercio globale di energia subisce una brusca frenata, colpito dalle nuove tariffe USA e dall’incertezza economica. Calano le esportazioni di greggio, carburanti raffinati e carbone, mentre solo il gas naturale liquefatto (GNL) e i prodotti chimici mostrano segnali di tenuta.

Nel primo quadrimestre, le esportazioni globali di greggio si attestano a 4,93 miliardi di barili (-1,3% rispetto al 2024). La Cina guida la contrazione (-9%), seguita da Stati Uniti, Corea del Sud, Italia e Paesi Bassi. Crescono invece India, Giappone e Taiwan. L’Asia orientale scende al 37% delle importazioni globali, il minimo da sei anni.

Anche i carburanti raffinati sono in calo: la benzina segna -5%, frenata dall’elettrificazione, mentre il diesel cala del 3% per la contrazione del trasporto merci in Francia, Turchia e Messico. Solo Singapore e Pakistan aumentano gli acquisti.

Il carbone termico perde il 6,7% a causa della minore domanda in Cina, India e Giappone, ma cresce in Vietnam, Turchia e Nord Africa, spinti dal bisogno di energia a basso costo.

Il GNL segna un +1%, ma rischia un rallentamento per via dei prezzi alti e della concorrenza del carbone. I prodotti chimici crescono del 4%, trainati da India, Brasile e Corea del Sud, ma restano esposti a un possibile calo industriale.

Per i responsabili acquisti, la volatilità crescente impone di diversificare i fornitori e rafforzare il risk management, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica o dipendenti da input chimici.

🔗 Fonte: https://www.reuters.com/business/energy/global-energy-product-exports-slow-trade-worries-mount-maguire-2025-05-07/

🖼️ Meme del giorno

🎙️ Podcast

Nel nuovo episodio di Compri Bene, abbiamo intervistato Giacinto Carullo, Chief Procurement & Supply Chain Officer di Leonardo. Giacinto è protagonista di una carriera che parte dalla produzione e arriva, vent’anni dopo, alla guida degli acquisti di uno dei gruppi industriali più strategici d’Europa.

🎯 Tre spunti chiave:

📦 Una filiera non piramidale – Leonardo lavora con oltre 12.000 fornitori, ma la vera anomalia è che non esiste una classica struttura tier 1, 2, 3: sono soprattutto PMI che parlano direttamente con l’azienda. «Questo ci dà resilienza, ma chiede tantissimo in termini di gestione, visione e coordinamento ingegneria-procurement».

⚙️ Digitalizzare per sincronizzare – «Il nostro sogno? Una supply chain sincrona, dove la domanda scorre fluida». Per riuscirci, Leonardo ha integrato sistemi di pianificazione collaborativa con 2.000 fornitori. Il digitale diventa abilitatore di velocità e reattività: niente più silos, solo filiere che pensano come un sistema unico.

📈 AI nelle PMI: leva visibile, non opzionale – Nelle grandi corporate l’intelligenza artificiale è embedded nei sistemi. Ma è nelle PMI che l’adozione ha impatto immediato: «Là dove mancano risorse, ogni boost tecnologico si sente di più». La vera sfida? Accedere a strumenti sostenibili e farne leva competitiva strutturale.

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