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#23 – Nintendo vs. Tariffs, Sustainable Packaging, and MedTech Conquering Asia

21 ago 2025

Edoardo Arbizzi

🌎 Sguardo Globale

🎮 Nintendo Switch 2: il lancio perfetto nel caos dei dazi

Quando Nintendo ha svelato i dettagli del suo attesissimo Switch 2 il 2 aprile, non sapeva che quello stesso giorno sarebbe stato un punto di svolta nel commercio globale. Poche ore dopo che il gigante dell'industria videoludica aveva mostrato il successore della sua console di successo Switch, il presidente Donald Trump ha annunciato i piani per implementare dazi reciproci universali.

Il timing perfetto (o perfettamente sbagliato): Trump ha chiesto un dazio di base del 10% e tariffe più elevate su numerosi paesi, seminando immediatamente incertezza per il lancio del 5 giugno dello Switch 2. Nintendo ha dovuto ritardare i preordini dal 9 al 24 aprile per valutare l'impatto dei dazi.

La strategia di sopravvivenza: Nintendo produce attualmente molti dei suoi prodotti destinati agli USA in Vietnam, con parte della produzione in Cina. La diversificazione geografica si sta rivelando cruciale: Vietnam affronta dazi del 46%, la Cina del 145%.

Il dilemma del procurement: "Quanto aggressivo devo essere nel rincorrere quegli ordini arretrati? E devo pianificare di soddisfare l'offerta solo per, diciamo, 30 giorni alla volta, il che limita intrinsecamente la mia capacità massima di soddisfare", spiega un esperto di supply chain.

La lezione per tutti: Nintendo dimostra che nel 2025 il timing del lancio prodotto è inseparabile dalla geopolitica. Chi riesce a navigare l'incertezza dei dazi mantenendo i prezzi stabili (Switch 2 resta a $449) vince. Chi aspetta, perde quote di mercato durante il periodo più critico dell'anno.

🔗 Fonti: Supply Chain Dive, Game Developer, Cnbc

🖼️ Meme del giorno

⚖️ Focus Compliance

📦 Il Packaging Sostenibile: quando la legislazione diventa il motore del cambiamento

Il Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi è entrato in vigore a febbraio 2025, rivoluzionando completamente le regole del gioco. Ogni anno in Europa si producono circa 88 milioni di tonnellate di imballaggi, e ora l'UE ha deciso di fare sul serio.

I numeri che fanno tremare: Gli Stati membri UE saranno obbligati a ridurre progressivamente il volume pro capite dei rifiuti di imballaggio generati. Rispetto ai livelli del 2018, l'obiettivo è una riduzione del 5% entro il 2030, che aumenterà al 10% entro il 2035 e al 15% entro il 2040. Non è più una questione di "se" ma di "quando" le aziende dovranno adattarsi.

La rivoluzione dei materiali: Dal 1° gennaio 2030, gli imballaggi in plastica immessi sul mercato europeo dovranno rispettare obiettivi minimi di contenuto riciclato proveniente da rifiuti post-consumo. Le percentuali sono ambiziose: 30% per gli imballaggi sensibili al contatto, come quelli per alimenti.

Il settore alimentare nel mirino: rappresenta circa il 60% del totale degli imballaggi prodotti in Europa, con un mercato stimato a 75,24 miliardi di dollari nel 2025. Le nuove disposizioni impongono cambiamenti strutturali nel design degli imballaggi alimentari, comportando la necessità di eliminare molte delle soluzioni multi-strato attualmente impiegate.

La lezione per il procurement: La legislazione non è più un vincolo ma il principale driver di innovazione. Le aziende che si adatteranno rapidamente non solo eviteranno sanzioni, ma conquisteranno un vantaggio competitivo duraturo. Il packaging sostenibile sta diventando una priorità alta per 9 aziende su 10 nei prossimi 3-5 anni.

🔗 Fonti: Esg News, Green Forum

🌏 DKSH: la supply chain MedTech che conquista l'Asia

DKSH, colosso svizzero da CHF 11.1 miliardi di fatturato, sta rivoluzionando la sanità asiatica attraverso la supply chain. Con 7.940 specialisti healthcare e oltre 24.500 SKU in dispositivi medici, gestisce 36 mercati affrontando una sfida unica: l'ultimo miglio sanitario.

Il problema: ospedali di classe mondiale in città, ma logistica carente nelle aree rurali. La soluzione: hub regionali + centri di distribuzione decentralizzati, come quello nella Malesia Orientale che ora gestisce dispositivi medici insieme a prodotti farmaceutici.

L'innovazione tecnologica: DKSH utilizza RFID e Machine Vision System per il quality control, passando da controlli prodotto per prodotto a sistemi di cattura singola con telecamere industriali e AI.

Il caso "Home Pulse": servizi ospedalieri a domicilio (prelievi, teleconsultazioni, monitoraggio remoto) che ha vinto "Hospital Partnership of the Year - Thailand" ai 2025 Healthcare Asia Medtech Awards.

La lezione: ripensare la supply chain dalla prospettiva del paziente finale può creare valore incredibile anche nei settori più regolamentati.

🔗 Fonti: SupplyChain Digital, The Thaiger

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